Dichiarazione sui principi
Colloquio sull’economia sociale e solidale
Hammamet Sud il 26-27-28-29 gennaio 2015
Affinché l’economia sociale e solidale sia una prospettiva strategica di sviluppo alternativo
Nel quadro del ruolo nazionale dell’UGTT che sostiene la partecipazione e l’elaborazione di una nuova alternativa di sviluppo che garantisca l’equilibrio regionale, il lavoro dignitoso, lo sviluppo sostenibile e che lotti contro la minaccia dell’economia informale e del liberismo selvaggio,
In continuità con l’esperienza storica tunisina nella costruzione dell’economia nazionale sulla base dell’equità e della giustizia sociale a partire dall’esperienza di Mohamed Ali Alhammi, passando per il programma economico e sociale adottato dal Sesto Congresso delll’UGTT del 1956, e delle esperienze precdentei durate decenni,
Ispirandosi ai principi e parole d’ordine del movimento sociale del 17 dicembre – 14 gennaio 2011 e alle differenti lotte che ne sono seguite, centrate su lavoro, dignità e libertà,
Aspirando a creare un dinamismo economico a scala locale, che valorizzi le risorse e le potenzialità locali sulle quali por contare nello spirito della cittadinanza, della democrazia partecipativa e dello sviluppo sostenibile,
Partendo dal testo e dallo spirito del Contratto Sociale firmato il 14 gennaio 2013 presso l’Assemblea Costituente in presenza del direttore dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, un contratto che insiste sulla convinzione che l’alternativa di sviluppo riposi essenzialmente sui valori della solidarietà e del mutuo aiuto,
Partendo dai principi sui quali ha insistito il compagno Segretario Generale dell’UGTT durante il suo discorso di apertura dei colloqui il 26 gennaio 2015 nel quale ha espresso la risoluzione della nostra organizzazione di integrare questa alternativa al centro delle sue principali preoccupazioni attraverso l’accompagnamento e l’esecuzione di progetti di economia sociale e solidale basati sull’iniziativa collettiva negli investimenti, produzione e consumo, sul rispetto dell’Essere Umano, dell’ambiente al servizio della comunità nazionale e locale, sul rispetto dei principi di solidarietà e dello spirito di responsabilità e di gestione democratica, collettiva e spontanea
Per queste ragioni l’UGTT ribadisce:
Il proprio risoluto impegno ad accordare all’economia sociale e solidarie l’interesse che merita nei proprie programmi e strutture.
Il proprio sostegno attivo a gruppi di giovani creatori di progetti.
La propria azione per la creazione di un Comitato Nazionale che raccolga tuttii i partners per sviluppare il quadro legislativo e la partecipazione nei programmi nazionali per la promozione dell’economia sociale e solidale.
Il proprio appello per la creazione di un’amministrazione generale nazionale in tempi brevi, con il compito di coordinare le differenti strutture dell’economia sociale e solidale esistenti e in via di creazione nella prospettiva di arrivare ad un Ministero incaricato della promozione e della sostenibilità dell’economia sociale e solidale.
La propria aspirazione alla costruzione di una rete di associazioni ed altre strutture della società civile che lavorino per lo sviluppo locale con lo scopo di diffondere la cultura dell’economia sociale e solidale presso le nuove generazioni, i media, i centri di ricerca scientifici, il sistema scolastico e le case di cultura …
Il proprio impegno per una campagna di diffusione della cultura dell’economia sociale e solidale presso le strutture dell’UGTT, presso gli iscritti per incoraggiarli alla creazione di cooperative in settori diversi e diverse regioni del paese.
Il proprio impegno nella fondazione di una vera mutuale per tutti i pensionati realmente attivi nell’economia sociale e solidale per garantire la sostenibilità nel tempo e la fiducia nell’attività cooperativa.
Il sostegno necessario per la creazione di una mutuale per i pensionati visto l’aumento continuo di questa categoria sociale per rispondere ai loro bisogni e diritti sul piano dell’investimento delle loro conoscenze, sanità, cultura e ricreazione.
La valorizzazione della cooperazione sindacale internazionale con l’Organizzazione Araba ed Internazionale del Lavoro in risposta alla mondializzazione economica selvaggia, per una mondializzazione sociale alternativa conformemente alla Raccomandazione Internazionale n. 193 dell’OIL del 2008.
Per l’UGTT
Kacem Afaya
Segretario Relazioni Intenazionali