Il progetto Re.Mi. prevede la creazione e la gestione di uno sportello di assistenza medica e ascolto psicologico.
Il servizio sarà organizzato e gestito da Nexus ER nell’ambito del progetto Re.Mi. e sarà rivolto ai migranti che hanno subito violenze, abusi e traumi durante i loro viaggi migratori, con l’obiettivo di ridurre i traumi fisici e psicologici.
Il Servizio attiverà sinergie permanenti con servizi simili o complementari dando assistenza individuale e collettiva e, allo stesso tempo, svolgerà attività sul campo e di sensibilizzazione.
L’Equipe del Servizio sarà composta da varie figure professionali e sarà coordinata dall’Esperto di Migrazione del progetto Re.Mi.
I beneficiari potranno quindi contattare il Servizio attraverso i centri con cui collabora e su segnalazione di enti pubblici e privati.
La caratteristica fondamentale del servizio sarà la flessibilità dell’intervento, al fine di mettere a disposizione dei beneficiari finali dell’intervento le risorse, le competenze e le conoscenze delle diverse strutture e, con particolare attenzione alle situazioni di maggiore vulnerabilità. Il servizio agirà rapidamente sulle segnalazioni ricevute, garantendo un primo contatto entro 48 ore dalla segnalazione e un efficace sistema di follow-up e di intervento continuo. Allo stesso tempo, l’équipe offrirà attività di gruppo presso la propria sede e anche alle strutture partner, secondo un calendario predefinito; la programmazione delle attività sarà predisposta sulla base di un’analisi dinamica dei bisogni e dei cambiamenti in corso nel fenomeno e nelle dinamiche migratorie nella città di Niamey. I destinatari del servizio sono i migranti vittime di violenze, abusi e traumi durante i loro viaggi migratori, con particolare attenzione ai migranti in transito o di ritorno nella città di Niamey, ma anche ai migranti che risiedono o soggiornano nel Paese per un periodo medio.
Il Servizio di assistenza medica e consulenza psicologica è destinato a far parte dell’offerta di servizi per i migranti a rischio o in situazione di vulnerabilità nella città di Niamey, con particolare attenzione ai migranti in transito che sono stati respinti dall’Algeria o dalla Libia ed esclusi dai percorsi di accoglienza previsti dalle organizzazioni internazionali (OIM e UNHCR) per mancanza di posti disponibili o per mancato rispetto delle condizioni di accoglienza.
Le attività principali
Componente medica
Il servizio medico sarà disponibile due giorni alla settimana e sarà fornito da un’equipe di medici che lavorano sul campo da tempo e conoscono i principali problemi dei beneficiari e il sistema di rete di base e gli ospedali che operano nella regione.
L’obiettivo è quello di offrire una visita medica iniziale a tutti i nuovi contatti e, in situazioni di emergenza, l’equipe sarà a disposizione anche dei migranti già registrati presso il servizio per fornire un’ulteriore visita medica.
Componente psicosociale
Il team psicosociale del Servizio lavorerà in coordinamento e scambio con i servizi partner per identificare i bisogni psicosociali e rispondere in modo appropriato.
La risposta può consistere nella creazione di gruppi di sostegno psicosociale, nell’organizzazione di attività di informazione e/o sensibilizzazione o nell’indirizzare le persone ai servizi appropriati.
– Attività di sostegno psicosociale collettivo: l’équipe offrirà ai centri partner attività collettive volte a risolvere i problemi psicosociali attraverso una varietà di metodi e attività (psicoeducazione, costruzione della fiducia, risoluzione dei problemi, scambio di esperienze e condivisione di informazioni). Le attività di gruppo, come i gruppi di sostegno tra pari o le attività sociali, sono progettate per garantire che i beneficiari possano incontrare persone con background simili e di costruire una rete di supporto. Le attività possono essere di diverso tipo (culturali, sportive, manuali, artistiche) a seconda delle esigenze definite con le équipe del centro.
– Attività di informazione e sensibilizzazione: le attività di informazione e sensibilizzazione includono generalmente una dimensione psicosociale, ma il loro obiettivo è anche quello di fornire ai migranti informazioni utili su come prendersi cura della propria salute e renderli consapevoli dei principali rischi e dei comportamenti da adottare per ridurli, in particolare durante il periodo di alloggio di emergenza o di sistemazione di fortuna, al fine di proteggere se stessi e soprattutto i minori da infezioni e malattie. Le attività di informazione sono rivolte a un’ampia gamma di destinatari e riguardano temi generali come le conseguenze psicologiche della violenza, i servizi di supporto esistenti e le modalità di accesso, i principali rischi per la salute e come affrontarli.
– Creazione di un sistema di riferimento: viene istituito un sistema di riferimento multidisciplinare per garantire che le persone con altri bisogni (di protezione, medici, economici o legali) siano indirizzate ai servizi appropriati il più rapidamente possibile. I bisogni vengono analizzati attraverso un colloquio di ingresso o una serie di colloqui terapeutici individuali con l’equipe psicosociale del Servizio, appositamente formata per identificare i problemi e indirizzare le persone ai servizi appropriati.
Assistenza e supporto
Il Servizio svolgerà anche attività di prossimità in strada per contattare i migranti a rischio o in situazione di vulnerabilità direttamente nei loro luoghi di residenza temporanea/lavoro. Questa attività servirà ad avviare la relazione, a proseguire in sedi fisse, nonché ad avvicinare i migranti ai servizi e infine a mappare costantemente il fenomeno e i flussi, fino a individuare rapidamente le situazioni di maggior rischio e vulnerabilità per segnalarle agli organi competenti per la cura e la protezione. Le attività si svolgeranno durante il giorno, principalmente nei pressi delle stazioni degli autobus o degli uffici dell’OIM e dell’UNHCR, i punti cruciali dove i migranti sono soliti accamparsi. L’Equipe fornirà poi un accompagnamento specifico per i migranti che necessitano di cure specialistiche nei centri sanitari della città, così come presso i DST o le stazioni di polizia per questioni amministrative, e infine presso gli sportelli dell’OIM e dell’UNHCR, con i quali verrà definita una specifica forma di collaborazione, nell’interesse dei migranti assistiti.
L’apertura dello sportello è prevista durante il mese di agosto 2023.