Venerdì 27 settembre una partecipata assemblea elettiva ha scelto la governance dell’Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (AOI), la nuova rappresentanza sociale che si è costituita a Roma il 19 luglio scorso per iniziativa di tutti i soci dell’Associazione Ong Italiane.
L’AOI è una novità significativa nel panorama conosciuto dei coordinamenti e delle reti di ong idonee: ha come finalità la rappresentanza e la valorizzazione della più ampia pluralità degli attori sociali del volontariato, della solidarietà e della cooperazione internazionale.
Da luglio ad oggi, agli autorevoli soci fondatori si sono aggiunte numerose adesioni di sigle provenienti da esperienze nuove: commercio equo, economia solidale e finanza etica; adozioni internazionali e affido a distanza; cittadinanza attiva e campaigning.
La pluralità di storie, esperienze ed opinioni è per l’AOI la base per un dibattito e un confronto costruttivo che trasformi e aggiorni la cooperazione internazionale del nostro Paese, raccogliendo la sfida che il contesto globale impone.
La centralità della missione di rappresentanza dell’AOI si fonda sul rafforzamento delle relazioni tra individui e comunità, per un mondo di giustizia, pace e diritti per tutti, in un’ottica di tutela e moltiplicazione intelligente del bene comune.
La governance dell’AOI è stata strutturata in diversi livelli:
- l’Assemblea degli attuali 61 Soci, al cui interno è eletto il Consiglio Nazionale composto da 21 consiglieri: organi garanti della rappresentanza delle istanze associate, della definizione della strategia e della redazione del programma e dell’agenda;
- il Portavoce, per il cui ruolo è stata scelta Silvia Stilli, scelto all’interno dei consiglieri eletti
- il Comitato Esecutivo, composto dal Portavoce e da altri 6 consiglieri con deleghe legate a specifiche competenze: Attilio Ascani, Gianfranco Cattai, Fabio Laurenzi, Giancarlo Malavolti, Francesco Petrelli, Nino Santomartino
“Il pluralismo delle esperienze che l’AOI vuole ospitare al proprio interno richiede la condivisione delle priorità e la collegialità delle scelte. Questo tipo di rappresentanza vede la propria forza nella garanzia di un percorso trasparente, di rispetto di tutte le esperienze per un forte consenso interno, che dia la necessaria autorevolezza alle relazioni esterne: è il compito principale affidato al portavoce” – afferma la portavoce Aoi, Silvia Stilli – “La sfida che abbiamo davanti è per l’affermazione della trasversalità della cooperazione internazionale in un quadro di politiche coerenti, che garantiscano la certezza delle risorse: ponendo al centro il tema di un’Europa democratica, federalista, unita e solidale, che assuma pienamente il ruolo di attore globale, portatore di valori e politiche di pace e cooperazione. “
L’AOI non si tira indietro: con la prospettiva di vincere la sfida, lo cita chiaramente nel suo Manifesto, intende rafforzare e costruire alleanze, promuovere iniziative prima di tutto con le altre rappresentanze sociali, reti e coordinamenti associativi e tematici e con le istituzioni locali.