Il movimento dei sindacati palestinesi, con il sostegno del Congresso dei Sindacati del Sud Africa e dei suoi affiliati, chiede all’unanimità al movimento sindacale internazionale di agire immediatamente per fermare il massacro israeliano a Gaza e ritenere Israele responsabile dei suoi crimini contro il popolo palestinese.
Nelle due settimane dell’ultima aggressione militare israeliana nella Striscia di Gaza, intere famiglie sono state spazzate via, e più di 600 palestinesi sono stati uccisi, quasi l’80% dei quali civili, e un terzo dei quali bambini. Più di 1,8 milioni di palestinesi sono intrappolati in un piccolo pezzo di terra occupata e assediata che Israele ha trasformato in una prigione a cielo aperto, oggetto di bombardamenti quotidiani di razzi ed artiglieria pesante israeliani. Per sette anni, i palestinesi di Gaza sono stati sotto un assedio brutale e illegale, il cui scopo è quello di distruggere le condizioni di vita e di spezzare lo spirito del popolo. L’assedio e i periodici bombardamenti hanno creato una catastrofe umanitaria, con carenze critiche di acqua, cibo e forniture mediche. La libertà di movimento, il diritto all’istruzione e l’accesso ai servizi sanitari sono stati ampiamente negati dall’occupazione israeliana.
L’obiettivo di Israele in questa sua ultima aggressione contro i palestinesi a Gaza e Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est, è quello di perpetuare l’occupazione. Quest’anno è il decimo anniversario della sentenza della Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) in cui si è decretato che il Muro di Israele e il relativo regime nella Cisgiordania palestinese occupata – regime degli insediamenti, della confisca della terra, delle strade separate, dei sistemi di permesso e delle restrizioni di movimento – sono illegali secondo il diritto internazionale. Tuttavia, in 10 anni la comunità internazionale ha concesso ad Israele di continuare la costruzione [delle colonie, ndt] su territori occupati e di continuare il suo sistema di occupazione, apartheid e colonialismo contro il popolo palestinese.
Mentre i governi tergiversano e permettono ad Israele di agire nell’impunità assoluta, e la maggior parte dei media mainstream ripetono a pappagallo la propaganda orwelliana di Israele, la solidarietà della società civile è l’unica forza che può aiutare a fermare il massacro in atto della nostra gente e ad inviare loro il messaggio che non sono soli, esattamente come l’efficace solidarietà internazionale aveva fatto nel sostenere la lotta per la libertà nel Sudafrica dell’apartheid. Di fronte a questa inerzia internazionale, noi, i sindacati palestinesi, ci appelliamo ai sindacati di tutto il mondo affinchè adottino misure urgenti, e in particolare intensifichino i boicottaggi, il disinvestimento e le sanzioni (BDS) contro Israele fino a quando quest’ultimo non sarà conforme col diritto internazionale.
Vi chiediamo di considerare le seguenti azioni:
1. Stop alla gestione delle importazioni e/o esportazioni da/verso Israele,
2. Disinvestimento del Vostro fondo pensione sindacale – ed altri – dalle obbligazioni israeliane così come da corporazioni e banche che sono complici con l’occupazione e le violazioni dei diritti umani perpetrati da Israele,
3. Dissociarsi dai sindacati israeliani che sono complici dell’occupazione,
4. Supportare il nostro appello per un embargo militare su Israele,
5. Condividere tra i vostri membri le informazioni sull’assedio e la distruzione di Gaza, e chiedere ai vostri membri di boicottare i prodotti israeliani, condividendo la conoscenza di tutto ciò con la loro famiglia, colleghi ed amici.
Oggi più che mai, la solidarietà coi lavoratori palestinesi e le loro famiglie a Gaza e nel resto dei Territori Occupati Palestinesi è una componente essenziale per delle politiche sindacali progressive e di principio. Considerato il completo fallimento e la non volontà dei governi di mettere Israele di fronte alle sue responsabilità previste dal diritto internazionale, è largamente riconosciuto che l’occupazione di Israele deve essere isolata dalla pressione della società civile.
Ci affidiamo ai nostri fratelli e sorelle dei movimenti sindacali internazionali per continuare un’orgogliosa tradizione di solidarietà internazionale, e per stare dalla nostra parte proprio come si stava con la lotta contro l’apartheid in Sud Africa.
Pubblicato dai seguenti sindacati palestinesi:
Palestinian General Federation of Trade Unions-Gaza
General Union of Palestinian Workers
Union of Professional Associations
Federation of Independent Trade Unions
Con il supporto di:
Congress of South African Trade Unions