Forum Sindacale Pan-Amazzonico
I partner di progetto sono CGIL, CUT Brasile e i sindacati degli 8 Stati amazzonici
Durata del progetto: 17 mesi
Data di avvio: agosto 2024
Località: Brasile, Colombia, Perù, Ecuador
Finanziato da:Autofinanziato
Capofila: Nexus
Partners: sindacati degli 8 Stati amazzonici
Obiettivi e risultati:
L’iniziativa, sostenuta da CGIL e da Nexus sta costruendo un’agenda sindacale comune a tutti i 15 sindacati riuniti, pertinente per i territori e le organizzazioni sindacali, indigene, femministe, ambientaliste, per difendere la sovranità e l’autodeterminazione dei popoli, così come la libera circolazione dei lavoratori e l’integrazione delle frontiere, intendendo la migrazione come un’opportunità decisiva per lo sviluppo socio-economico. L’impegno – che vedrà alla COP 30 di Belem nel 2025 la prima attività di incidenza politica globale- del Forum è per una nuova governance globale basata sui diritti universali, che promuova la pace e la giustizia sociale, che combatta le privatizzazioni delle risorse naturali, lo sfruttamento del lavoro. I sindacati vogliono entrare nella discussione che oggi è “sequestrata” da imprenditori e governi: lavoro e ambiente non sono incompatibili e il Forum intende dimostrarlo.
L’obiettivo principale del progetto è promuovere una giusta transizione nella regione amazzonica dell’Ecuador affrontando gli impatti dei cambiamenti climatici e dello sfruttamento delle risorse. Mira a proteggere i diritti dei lavoratori e delle comunità locali attraverso la ricerca, la promozione delle politiche e lo sviluppo delle capacità per i sindacati e le organizzazioni comunitarie.
Il progetto prevede di raggiungere i seguenti risultati:
“La conservazione dell’Amazzonia e il suo sviluppo economico e sociale sono essenziali non solo per l’equilibrio dell’ecosistema globale, ma anche per la sopravvivenza delle comunità che dipendono direttamente da questa foresta per il loro sostentamento e la loro cultura. Non è possibile garantire la conservazione dell’Amazzonia senza promuovere i diritti dei lavoratori amazzonici, rendendola una regione più giusta, meno diseguale e socialmente prospera.” Così afferma il Manifesto del Forum Sindacale Pan-Amazzonico, presentato a Manaus il 28 e 29 agosto 2024, nato per unire i sindacati degli 8 Stati amazzonici nella promozione di azioni strategiche per la conservazione della foresta amazzonica, ponendo al centro le condizioni di vita e di lavoro di cui il vertice OTCA si è in buona parte “dimenticato”.
Mete Importanti:
- Difesa dei diritti dei lavoratori nella regione amazzonica: Il Forum pone al centro la difesa degli interessi della classe lavoratrice che vive in Amazzonia, una regione caratterizzata da sfruttamento economico predatorio e difficili condizioni lavorative a causa della “esplotación económica predatoria, las terribles condiciones laborales y la degradación ambiental”.
- Sostenibilità ambientale e lotta al cambiamento climatico: Il Forum si impegna nella lotta contro il cambiamento climatico e per un modello di sviluppo sostenibile compatibile con la preservazione della biodiversità della regione amazzonica. Viene riconosciuto il ruolo cruciale dell’Amazzonia come ecosistema vitale e riserva di carbonio.
- Interconnessione tra diritti dei lavoratori e preservazione ambientale: Il Forum evidenzia come la preservazione dell’Amazzonia sia inscindibilmente legata alla promozione dei diritti dei lavoratori amazzonici. Si afferma che “no es posible garantizar la preservación de la Amazonía sin promover los derechos de las trabajadoras y de los trabajadores amazónicos, convirtiéndola en una región más justa, menos desigual y socialmente próspera”.
- Unificazione del movimento sindacale panamazzonico e solidarietà internazionale: Il Forum nasce con l’obiettivo di unificare i sindacati della regione amazzonica e di rafforzare il sindacalismo internazionale, promuovendo la solidarietà tra i sindacati del Nord e del Sud del mondo.
- Sovranità, autodeterminazione e integrazione regionale: Il Forum difende la sovranità e l’autodeterminazione dei popoli, la libera circolazione dei lavoratori e l’integrazione transfrontaliera, vedendo la migrazione come “una oportunidad decisiva para el desarrollo socioeconómico”. Si auspica un’Amazzonia come zona di pace, libera da basi militari straniere.
- Nuova governance globale e diritti universali: Il Forum si impegna per una nuova governance globale basata sui diritti universali, la pace e la giustizia sociale, con organizzazioni multilaterali democratiche.
- Agenda lavorativa per il lavoro decente e la transizione ecologica giusta: Viene proposta un’agenda lavorativa incentrata sulla promozione dei diritti e della protezione sociale, garantendo il lavoro decente e perseguendo una transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, in linea con le direttive del movimento sindacale internazionale alle COP. Questa “transición justa” non deve avvenire a scapito dei diritti sociali e del lavoro, ma attraverso una “reestructuración global del modo de producción, con la creación de nuevos empleos, trabajo decente y respeto de los derechos humanos y la democracia”.
- Centralità del mondo del lavoro nei dibattiti sulle transizioni: Il Forum si propone come strumento chiave per garantire che le questioni relative al mondo del lavoro siano centrali nei dibattiti sulle transizioni digitali, sulla piattaformizzazione del lavoro, sull’intelligenza artificiale, sullo sviluppo sostenibile e sulla lotta al cambiamento climatico.
- Sindacalismo combattivo e inclusivo: Viene promosso un modello di sindacalismo che riconosce l’urgenza della crisi climatica e che combina le lotte economiche con le lotte di donne, giovani, neri, popoli indigeni, comunità LGBTQIAPN+ e altre espressioni della diversità della classe lavoratrice. Questo sindacalismo si basa su “sindicatos fuertes, en la defensa de la autonomía y la libertad sindical, en la lucha por la mejora de las condiciones de trabajo – a través del diálogo social y la negociación colectiva – y la ampliación de los derechos sociales y laborales, y en la transformación de la sociedad en un sistema más justo, sostenible y democrático”.
Nexus è responsabile delle seguenti attività:
Sostegno alla Conferenza di costituzione del Forum, Manaus 2024 (Vedi Manifesto – Clicca su questo LINK)
Il seminario ha visto la partecipazione di 13 centrali sindacali della Panamazzonia internazionale e ha ricevuto il supporto di diverse organizzazioni internazionali e governative, tra cui CGIL/NEXUS, Solidarity Center, UGT/ICOD, War on Want, DIEESE, OTCA e MTE (Ministero del Lavoro e dell’Impiego brasiliano). Il programma ha incluso interventi di accademici, leader sindacali e dibattiti su temi specifici come la COP-30, i meccanismi di cooperazione panamazzonica (come l’OTCA) e le strategie per la cooperazione sindacale nella regione. Durante il seminario sono stati approvati il manifesto del Forum, lo statuto che ne regola il funzionamento ed è stata realizzata l’elezione degli organi di coordinamento. Nella cerimonia di chiusura sono stati definiti i prossimi passi del Forum, con un focus particolare sulla COP-30 del 2025. La prossima tappa sarà quella di mappare le principali sfide affrontate da ciascun paese membro e di articolare politiche per azioni congiunte.
Studio “LA TRANSIZIONE ENERGETICA GIUSTA IN AMAZZONIA” (vedi Studio Transizione Giusta – Clicca su questo link)
Lo studio partecipativa avrà il suo focus su impatto del cambio climatico sui lavoratori e sulle comunità e politiche pubbliche relative alla Just Transition e si concluderà con l’elaborazione di un’agenda di azione sindacale.
Lo studio mira a fornire un quadro iniziale per l’elaborazione di una diagnosi situazionale dello sviluppo dell’agenda della transizione energetica nella regione amazzonica, in particolare nei seguenti Paesi: Brasile, Colombia, Perù ed Ecuador. Il progetto cerca di mettere in contatto ricercatori e organizzazioni sindacali di questi territori con l’obiettivo di mappare le principali politiche pubbliche e le tendenze derivanti dall’avanzamento dell’agenda della transizione energetica e di qualificare il dibattito su come questa agenda influisce sui diritti del lavoro e sulle relazioni sindacali nei territori studiati. Questo studio cercherà di qualificare la sua analisi conducendo interviste con gli attori locali.
Eventi durante la COP 30 – Belem, novembre 2025
Saranno organizzati due eventi alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 30) per presentare i risultati del rapporto di ricerca. Saranno invitati rappresentanti sindacali, comunità amazzoniche, governi, ONG e organismi internazionali. Si terranno tavole rotonde, interventi di leader indigeni e sindacali e incontri bilaterali per promuovere impegni d’azione.
Documentazione
Manifesto Forum Sindacale Pan-Amazzonico
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