La mappatura delle realtà della società civile nigerina che si occupano dei diritti dei migranti ha un ruolo fondamentale all’interno di “Re.Mi.: Rete per la migrazione sicura“: è il punto di partenza per coinvolgere nel progetto chi è già impegnato nei servizi di assistenza per i migranti a rischio o già in condizione di vulnerabilità.
A Niamey l’equipe di progetto ha incontrato ben 23 realtà della società civile e 10 istituzioni pubbliche da coinvolgere nelle diverse attività della Piattaforma sulla migrazione sicura.
Quali sono stati i risultati di questi incontri, cos’è emerso dal dialogo e dal confronto?
La migrazione è uno dei temi maggiormente toccati dalla società civile nigerina; in particolare, sono attivi alcuni servizi di assistenza e advocacy: alcune organizzazioni si occupano di sensibilizzare i migranti sui loro diritti, sull’accesso alla giustizia o sui rischi delle rotte migratorie; molte propongono formazioni per i migranti per la loro integrazione nel tessuto sociale ed economico. Gli aspetti di genere e quelli legati all’infanzia fanno parte di una buona fetta del lavoro delle organizzazioni della società civile, anche in rapporto alla piaga della tratta.
Le realtà con cui l’equipe di progetto si è confrontata sono coinvolte in progetti di cooperazione internazionale, ma non appaiono azioni sinergiche tra le varie organizzazioni; per questo tutte le realtà incontrate, comprese le istituzioni pubbliche, hanno espresso massima disponibilità a partecipare alle attività del progetto Re.Mi. in cui cooperazione e sinergia tra le organizzazione della società civile sono la condizione necessaria alla creazione di una rete per la migrazione sicura.
Si è rivelato particolarmente proficuo l’incontro con JMED, una ONG con sede a Niamey che opera nell’ambito della Migrazione e la lotta alla tratta di esseri umani e che gestisce la rete REMIDDH, una rete di ONG e associazioni che lavorano per lo sviluppo e la difesa dei diritti umani in relazione alla migrazione.
Inoltre, l’equipe di lavoro ha attivato una partnership importante con GERMES – Groupe d’Études et de Recherches Migration, Espaces et Sociétés dell’Università di Niamey, per svolgere l’attività di studio sulle dinamiche migratorie in Niger, da cui sarà elaborato l’Action Plan per la Migrazione Sicura. Germes, Infatti, GERMES porta avanti progetti di ricerca sulla migrazione e la mobilità in Niger e collabora con attori pubblici e privati coinvolti nella gestione della migrazione. In questo senso Germes ricopre un ruolo strategico sia nell’attività di studio, ricerca e monitoraggio, sia per la suoi contatti continuativi con molte organizzazioni della società civile. Insieme a Germes saranno esplorate le seguenti tematiche: migrazione e lavoro, organizzazione dei migranti e relazioni con la società di accoglienza, le condizioni dei migranti con un alto livello di istruzione, il caso delle donne migranti sfruttate come collaboratrici domestiche.
Infine, per la creazione dello sportello dedicato alle donne contro la tratta, previsto dal progetto, si è trovato un partner ottimale nel Ministère de la Promotion de la Femme et de la Protection de l’enfant e si sono attivate collaborazioni con altre istituzioni che si occupano di tratta.
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Questa pubblicazione è stata realizzata con il contributo della Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. I contenuti di questa pubblicazione sono di esclusiva responsabilità di Nexus Solidarietà Internazionale ER e non rappresentano necessariamente il punto di vista dell’Agenzia.