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L’Eritrea affronta sfide complesse legate alla sicurezza alimentare e all’accesso al lavoro dignitoso. Nonostante una crescita economica del 2,6% annuo, il paese continua a dipendere da un’agricoltura di sussistenza con infrastrutture limitate, un forte impatto dei cambiamenti climatici, una sostanziale mancanza di risorse e di formazione tecnica specializzata e di settore.
Per rispondere a queste criticità, il progetto “Miglioramento della sicurezza alimentare e dell’accesso al mercato del lavoro in Eritrea AID 12848/01/0”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), mira a rafforzare le competenze di giovani agricoltori e donne, in situazioni di insicurezza alimentare, migliorando la produttività delle loro attività produttive e creando nuove opportunità di lavoro. Realizzato da Nexus ER in partenariato con ISCOS e Progetto Sud e National Confederation of Eritrean Workers (NCEW), il progetto si sviluppa attraverso attività di formazione tecnica di settore, distribuzione di inputs produttivi e sensibilizzazione su temi legati alla sicurezza sul lavoro e all’inclusione sociale. Per approfondimenti sul progetto: LINK


La missione ad Asmara: dialogo istituzionale e formazione

Una prima fase cruciale di questo percorso è stata la missione condotta a febbraio 2025 ad Asmara, da due rappresentanti di Nexus ER e due esperti (veterinario e agronomo).
La missione è stata realizzata per raggiungere tre obiettivi fondamentali:

  • consolidare il dialogo con le istituzioni locali per garantire che le attività siano in linea con le priorità nazionali di settore;
  • fornire aggiornamenti tecnici a esperti/tecnici locali nei settori dell’agricoltura e della veterinaria;
  • definire il dettaglio e le tempistiche delle prossime fasi del progetto.

Durante la missione, il gruppo ha incontrato i rappresentanti di NCEW, il partner locale, e alcuni interlocutori istituzionali, tra cui il Governatore della Regione Anseba, e il Responsabile delle politiche agricole. Durante l’incontro è stato ulteriormente sottolineato l’importanza della formazione professionale e di settore per il settore agricolo e l’allevamento e confermato l’allineamento del progetto con le strategie del Ministero dell’Agricoltura.

Formazione per agronomi e veterinari: un percorso condiviso

Un elemento chiave della missione è stata la formazione tecnica di esperti locali, finalizzata all’aggiornamento delle competenze nel settore agricolo e zootecnico. I partecipanti, selezionati dal Ministero dell’Agricoltura e da NCEW, hanno partecipato attivamente all’approfondimento delle tematiche trattate sin dalla plenaria realizzata prima dell’inizio dei rispettivi corsi, durante la quale è stato possibile approfondire bisogni, problematiche e criticità del contesto produttivo di settore.

L’approccio partecipativo alla formazione ha garantito che le conoscenze trasmesse fossero strettamente legate alle realtà locali e immediatamente applicabili dai tecnici durante il lavoro di campo e di affiancamento a giovani e donne occupate in agricoltura e allevamento.

Agricoltura: aggiornamento tecnico per i professionisti del settore

L’agronomo Niccolò Renzi ha formato 13 tecnici/esperti agronomi (11 uomini e 2 donne), provenienti da più regioni dell’Eritrea, in maggior parte dalla regione Anseba.

La formazione si è focalizzata su tematiche fondamentali per la gestione sostenibile delle aziende agricole:

  • water harvesting e gestione delle acque aziendali, per affrontare la scarsità idrica e migliorare l’efficienza irrigua;
  • fabbisogno irriguo delle colture e pratiche per ottimizzare l’uso delle risorse idriche disponibili (gestione idroponica, irrigazione a goccia, ecc);
  • fertilità del suolo e strategie per la gestione della sostanza organica;
  • incremento della complessità ecologica aziendale, con l’introduzione di pratiche agroecologiche per la biodiversità;
  • fitopatologie e strategie di controllo e gestione di malattie e parassiti, biopesticidi e coltivazione protettiva

Zootecnia e veterinaria: salute animale e gestione degli allevamenti

Parallelamente, il veterinario Giuseppe Puglisi ha formato 17 tecnici veterinari (14 uomini e 3 donne), provenienti da diverse regioni (Maekel, Debub, Northern and Southern Red Sea e in maggior parte dalla regione Anseba). La formazione ha affrontato aspetti fondamentali per il miglioramento delle pratiche zootecniche e veterinarie, quali:

  • gestione razionale del pascolo, per ottimizzare l’uso delle risorse naturali e prevenire il degrado del territorio e favorire il benessere animale;
  • aspetti sanitari e manageriali della conduzione degli allevamenti, con particolare attenzione ai piccoli ruminanti;
  • piano di vaccinazione per ovini, caprini e bovini, per ridurre l’incidenza di malattie e migliorare la produttività;
  • tecniche di allevamento familiare, per supportare le famiglie che dipendono dalla pastorizia;
  • produzione e caratteristiche del miele, con approfondimenti sull’allevamento anche delle api regine e sulle principali patologie.

Entrambe le formazioni (di carattere prettamente teorico) sono state svolte tramite la proiezione di diapositive, foto e filmati e discussioni di gruppo.

Al termine dei corsi sono stati distribuiti questionari (anonimi) di gradimento ed è stata organizzata una plenaria finale durante la quale è stato possibile avere un ritorno sul corso realizzato e suggerimenti e spunti per i corsi futuri da organizzare. Tante sono state le idee emerse e le richieste di approfondimento di tematiche specifiche legate all’agricoltura (produzione biologica e meccanismi ecologici di contrasto ai pesticidi, produzione e coltivazione di spezie, piante medicinali e frutta, progettazione e bisogni dell’irrigazione a goccia e gestione idroponica, controllo e gestione delle malattie e dei parassiti e biopesticidi) e all’allevamento (apicoltura, allevamento di bovini da latte, diagnostica del latte e igiene, cura e piano vaccinale per polli).

I partecipanti hanno riconosciuto l’utilità e l’efficacia dei corsi. I feedback ricevuti sia tramite i questionari che durante la plenaria finale hanno evidenziato la necessità di considerare alcuni aspetti, per le edizioni future, che potrebbero migliorare l’apprendimento delle materie trattate.

I suggerimenti di maggiore rilievo sono stati:

  • aumentare la durata complessiva del corso per permettere di approfondire maggiormente gli argomenti trattati;
  • utilizzare più video dimostrativi e programmare visite sul campo mirate;
  • organizzare moduli dedicati, attraverso i quali analizzare i problemi di una singola coltura e valutarne le rispettive soluzioni;

Prossimi passi: formazione sul campo e distribuzione di input produttivi

Nei prossimi mesi, parte dei tecnici formati durante la missione trasferiranno le loro conoscenze a giovani agricoltori e donne che vorranno dedicarsi all’allevamento e saranno distribuiti input produttivi e animali, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza alimentare e le opportunità economiche delle comunità rurali.

Sicurezza alimentare e migliore opportunità economiche ed occupazionali che cercheremo di favorire anche grazie anche alla collaborazione con il partner locale, gli stakeholder e i beneficiari, come ha ben descritto un/una partecipante ai corsi “See you at the top with an ensured food security!!”