Dichiarazione di solidarietà per gli attivisti incarcerati in Egitto
La risposta delle forze di sicurezza egiziane alle nuove manifestazioni di protesta in Egitto rivela il fallimento della politica europea verso il regime di Abdelfattah al-Sisi. Durante lo svolgimento delle dimostrazioni organizzate per il 25 Aprile, siamo stati testimoni di ondate di arresti e ispezioni a sorpresa nei domicili degli attivisti, fra i quali il celebre avvocato del lavoro Haitham Mohamedain. Oltre 1000 sono stati trattenuti nelle ultime retate, e oltre 100 sono stati condannati a 5 anni di carcere. Non sono che gli ultimi di altre decine di migliaia di attivisti incarcerati, cui si aggiungono le altre centinaia di “inspiegabilmente scomparsi”, almeno secondo le dichiarazioni più recenti delle autorità egiziane.
Nel frattempo, gli attacchi alla società civile vanno intensificandosi. I rappresentati delle ONG egiziane rischiano fino a 25 anni di carcere con l’accusa di avere presumibilmente ricevuto finanziamenti esteri: il regime agisce in questo modo per soffocare quelle poche voci locali che si levano contro gli abusi perpetrati contro i diritti umani. Non v’è dubbio che i sindacati indipendenti siano i prossimi sulla lista dei potenziali obiettivi delle autorità: il Ministero della Solidarietà Sociale Egiziano è stato messo sotto inchiesta relativamente ai propri finanziamenti proprio la scorsa settimana.
Nonostante queste circostanze agghiaccianti, la lotta degli egiziani per difendere i loro diritti sociali e democratici è ancora intensa e viva. Nelle ultime settimane gli scioperi si sono moltiplicati, includendo anche gli infermieri e i metalmeccanici fra quelli scesi in piazza per migliori salari e condizioni di lavoro. La decisione di Al-Sisi di consegnare il controllo delle isole di Tiran e Sanafir all’Arabia Saudita ha poi mobilitato una vasta coalizione di gruppi di protesta, raccolti sotto lo slogan “L’Egitto non è in vendita”. Le truppe e i carri armati erano stati dispiegati per sopprimere le proteste previste per il 25 Aprile.
Eppure i leader europei continuano a intensificare la collaborazione con il regime egiziano attraverso l’esportazione di armi, la cooperazione sulla sicurezza e la promozione di investimenti mirati. Questa cooperazione non danneggia solamente gli egiziani, ma mette a rischio anche la sicurezza degli stessi cittadini europei, come dimostra chiaramente il sistematico lavoro di ostruzione delle indagini condotte dall’Italia sull’omicidio e tortura del Dottorando di Cambridge Giulio Regeni da parte del Ministero dell’Interno Egiziano.
Oggi dichiariamo che contrariamente ai nostri governi che mantengono il silenzio sugli abusi perpetrati dallo Stato Egiziano, noi parleremo chiaro. Noi sosterremo campagne attraverso i nostri Parlamenti, i nostri Sindacati, le nostre Università e Organizzazioni della Società Civile per opporci alla vendita di armi e la cooperazione sulla sicurezza con un regime che commette gravi violazioni dei diritti umani. Continueremo a mobilitarci in tutta Europa pretendendo la verità per Giulio Regeni, giustizia per le persone scomparse in Egitto per il rilascio di Haitham Mohamedain e tutti gli altri prigionieri politici.
John McDonnell, MP – Ian Hodson, National President, BFAWU – Manuel Cortes, General Secretary, TSSA – Jason Turvey, Treasurer, TSSA – Dr Liz Lawrence, President, UCU – John Hendy, QC – Professor Andreas Bieler, Professor of Political Economy, University of Nottingham – Professor John Geary, University College Dublin – Dr Kambiz Boomla, Assistant Secretary, Tower Hamlets BMA – Lindsey German, Convenor, Stop The War Coalition – Adam Lambert, Regional Officer, UNITE the Union – Professor Alex Callinicos, Kings College London – Professor Michael Lavalette, National Co-ordinator, Social Work Action Network – Nicola Fisher, Chair, Glasgow Stop The War Coalition – Dr John Rees, Stop the War Coalition – Dr Brian Kelly, Reader in History, Queens University Belfast – Dr Jonathon Pattenden, Lecturer, University of East Anglia – Professor Iain Ferguson – Mary Compton, Past President, National Union of Teachers – John Davidson, Deputy Group Secretary, PCS – Xanthe Whittaker, National Executive Committee, UCU – Roy Bentham, National Committee, Blacklist Support Group – Jessica Edwards, National Executive member, NUT- Dr Jackie Applebee-Turner, Honorary Secretary, BMA London Region – Sarah Tomlinson, Divisional Secretary, NUT – Angela McCormick, National Executive member, EIS FELA – Marianne Owens, National Executive Committee members, PCS – Kate Douglas, PCS DWP South East Regional Secretary – Ian McKendrick, Communications Officer, UNISON Oxfordshire Health Branch – Ian Bradley, Unite London construction branch treasurer – William Brooks, Secretary, Causeway Trades Council- Dr Brian Kelly, Reader in History, Queens University Belfast – Andrew Osborne, Chair, Unite L&E GEMS RISC – Doug Morgan, Assistant General Secretary, Birmingham NUT – Sally Kincaid, Divisional Secretary – Wakefield and District NUT – Raymond Morell, Chair, Unite, London and Eastern, Aerospace and Shipbuilding industrial sector committee (RISC) – Candy Udwin, Organiser, PCS National Gallery – Tony Phillips, Branch Secretary, UNISON London Fire Authority – Debs Gwynn, President, Halton NUT – Alex Tarry, Assistant Secretary London Met University UNISON – Peter Lockhart, National Organiser PCS – Ian Murphy, Regional Secretary, CWU – Noreen Hayes, RMT – Frank Curtis, Rep, RMT – Dave Barnes, Branch Chair Network Rail London South