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I.N.FORMA.L. – Istruire, Normare, FORMAre, Lavorare.
Dall’informale al formale per la crescita inclusiva, la pace e il dialogo sociale in Somalia – AID 012590/03/0.

La proposta “I.N.FORMA.L. Istruire, Normare, FORMAre, Lavorare. Dall’informale al formale per la crescita inclusiva, la pace e il dialogo sociale” vuole contribuire a creare lavoro dignitoso per donne e uomini, nel difficile contesto della Somalia, Paese che emerge da decenni di guerre, siccità, inondazioni, disgregazione sociale e terrorismo e si avvia verso una delicata quanto fragile fase di riscatto.

La crescita economica, oggi stimata al 1,7% (post recessione dovuta al COVID-19) è costituita prevalentemente dalla crescita dell’economia informale del settore agricolo (80%), dei servizi (13%) e del settore industriale (4%). Promuovere la transizione sostenibile dall’economia informale a quella formale attraverso una crescita inclusiva e condizioni di lavoro dignitose per rafforzare lo Stato di diritto, la pace, il dialogo sociale e i diritti umani è l’obiettivo generale della proposta che si realizzerà nell’arco di 36 mesi.

Beneficiari principali del progetto sono le donne e gli uomini occupati nell’economia informale che rappresentano la maggioranza dei lavoratori del Paese. Precarietà, disuguaglianza retributiva (soprattutto tra donne e uomini) e assenza di protezione sociale sono le caratteristiche dei lavori (dipendenti e autonomi) dell’economia informale: fattori che rendono le persone socialmente vulnerabili. Per raggiungere questa fascia di popolazione e dare risposta ai loro bisogni, è necessario un intervento strutturale, di sistema e sostenibile, rivolto ad attori istituzionali quali governo, imprese e sindacati, che sono perciò il nostro target prioritario. Questi attori, partner di progetto, elaboreranno e sperimenteranno un modello d’intervento a favore di una transizione sostenibile dalla informalità alla formalizzazione del lavoro, garantendo diritti fondamentali e specifici (Tackling Vulnerability in the Informal Economy, Develompent Centre Studies, OECD, ILO,2019); allo stesso tempo costruiranno e gestiranno un sistema di strumenti capace di sviluppare analisi, individuare ostacoli, offrire formazione, proporre percorsi di successo nel passaggio dalle attività informali a lavori formalizzati, eseguire verifiche e valutazioni in itinere e finali.

Gli attori principali sono il Ministero del Lavoro e degli Affari Sociali-MOLSA, quattro Enterprise Development UnitEDU – unità operative della Camera Nazionale del Commercio e dell’Industria-SNCCI, già attive nell’offerta di servizi ad hoc alle imprese -, la Federazione dei Sindacati Somali-FESTU e la Confederazione Internazionale dei Sindacati Africa-ITUC Africa a garanzia che il lavoro nelle micro e piccole imprese sia protetto anche a livello di diritti. Parte dei soggetti (MOLSA, FESTU, ITUC Africa) sono partners da anni in programmi a sostegno dei diritti del e al lavoro.

In base a previsioni di sviluppo locale indicate da United Nations Industrial Development OrganizationUNIDO e dalla Cooperazione Italiana, sono stati identificati 3 settori d’intervento (pesca, tessile e piccolo commercio) ed azioni da realizzare in sei aree rappresentative della geografia sociale ed economica del Paese.

Un Comitato Tripartito costituito da governo, imprese e organizzazioni dei lavoratori stilerà un piano d’azione triennale dettagliato per settore e località. Un’indagine delle esigenze locali e delle risposte da proporre sarà elaborata nella fase iniziale e verificata in itinere; in tutto il processo i soggetti vulnerabili saranno inclusi garantendo parità di genere, tutela dei minori e dei soggetti colpiti da disabilità, vittime per lo più delle violenze degli anni di conflitto. Linee guida condivise tra le parti saranno la base per una strategia pluriennale a sostegno dei processi di transizione dall’economia informale a quella formale, con particolare attenzione ad una crescita inclusiva e condizioni di lavoro dignitose.

Indagine, Formazione, Sperimentazione, Verifica sono le quattro componenti base delle attività di progetto che produrrà conoscenza (indagini e mappature delle risorse e dei bisogni dei soggetti coinvolti), offrirà formazione tecnica specifica a più livelli sulla base di bisogni individuati a inizio progetto e verificati con scadenze programmate, sosterrà, attraverso le EDU (Enterprise Development Unit) la transizione verso l’economia formale di almeno 120 realtà produttive informali (incluse nel programma di formazione), attivando un sistema continuo di verifica dell’efficacia delle azioni proposte.

Lavoro dignitoso, diritti, crescita inclusiva, dialogo sociale saranno promossi e sostenuti dal progetto quanto la PACE che ricordiamo, sebbene non sia ancora un’acquisizione definitiva e di facile conquista è, assieme agli investimenti allo sviluppo, elemento essenziale per la crescita del paese. Superare i conflitti, negoziare e sostenere il passaggio alla formalizzazione delle attività economiche, significa affrontare trasformazioni necessarie dell’intero contesto e avviare processi di cambiamento possibile a breve e a medio termine.


Località: Città di Mogadiscio, Beletweyn, Dhusamareb e/o Galkayo, Baidoa, Kismayo, Garbaharey, Bosaso (Somalia)

Finanziato da: AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo)

Realizzato da:

Capofila: Nexus Solidarietà Internazionale Emilia Romagna (Nexus ER)

Partner locale: Federation of Somali Trade Unions (FESTU) – Federazione dei sindacati somali (FESTU), Ministry of Labour and Social Affairs of Somalia (MOLSA) – Ministero del Lavoro e degli Affari Sociali (Governo Federale Repubblica di Somalia), Somali National Chamber of Commerce & Industry (SCCI) – Camera Nazionale del Commercio e dell’Industria Somala, ITUC CSI Africa – International Trade Union Confederation Africa/Confederazione Internazionale dei Sindacati Africa

In collaborazione con: CGIL

Il progetto è partito il 13 giugno 2022 e avrà una durata di 36 mesi

I beneficiari diretti
Prioritariamente i beneficiari dell’intervento sono lavoratori/trici informali dei settori pesca, tessile, vendita al dettaglio/piccolo commercio che beneficeranno dei percorsi formativi per agevolare la transizione dall’informale al formale, la formalizzazione e lo sviluppo di micro-piccole imprese.

Beneficeranno del programma anche funzionari/referenti pubblici del MoLSA e MoCI; direttori/assistenti/formatori/operatori e counselor delle EDU e della Camera di Commercio;  rappresentanti di sindacati, imprese e/o associazioni e membri di organizzazioni della società civile e leaders di comunità; rappresentanti di istituzioni nazionali e locali; formatori e facilitatori formati per facilitare ed accompagnare la transizione dall’informale al formale e lo sviluppo di micro-piccole imprese.

L’azione si compone di una componente di genere molto forte, tale per cui non meno del 50% dei beneficiari diretti delle attività sarà costituito da donne anche a fronte della  volontà dell’intervento di garantire pari rappresentanza di genere in tutte le azioni/processi sostenuti ed a garanzia di percorsi equi ed inclusivi.

Complessivamente i beneficiari diretti saranno minimo 2.500 persone.

Scarica la brochure del progetto

Scarica il bollettino n. 1

Scarica il bollettino n. 2

Scarica il bollettino n. 3


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