Nexus Emilia Romagna accoglie con favore la risoluzione approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa regionale, che chiede alla Giunta di adottare ogni iniziativa utile a favorire “la ripresa dei negoziati diretti, sotto l’egida delle Nazioni unite, tra Regno del Marocco e Fronte Polisario, al fine di giungere, nel più breve tempo possibile, a una soluzione, conforme alle risoluzioni delle Nazioni unite, che rispetti il diritto all’autodeterminazione del popolo Saharawi”.
Nexus ER continuerà a essere vicino alla causa del popolo saharawi e attende azioni concrete da parte della Regione Emilia Romagna per continuare a sostenere i profughi nei campi ma anche al fine di rafforzare le azioni politiche rivolte alla soluzione di decolonizzazone della loro terra da parte del Regno del Marocco.
TUTTI CON IL POPOLO SAHARAWI: “AUTODETERMINAZIONE”
L’Assemblea legislativa regionale ha approvato all’unanimità una risoluzione di Pd e Sel, primo firmatario Antonio Mumolo (Pd), che chiede alla Giunta di adottare ogni iniziativa utile a favorire “la ripresa dei negoziati diretti, sotto l’egida delle Nazioni unite, tra Regno del Marocco e Fronte Polisario, al fine di giungere, nel più breve tempo possibile, a una soluzione, conforme alle risoluzioni delle Nazioni unite, che rispetti il diritto all’autodeterminazione del popolo Saharawi”. A favore del documento si sono schierati anche i Ln, M5s, Fi e Fdi.
Il documento, illustrato da Mumolo (Pd), impegna la Giunta anche a “consolidare, e possibilmente incrementare”, lo stanziamento dei fondi regionali destinati agli aiuti umanitari per la popolazione Saharawi, proseguendo nella “proficua collaborazione con la rappresentanza in Italia del Fronte Polisario per la realizzazione di progetti di cooperazione internazionale e aiuto umanitario a favore del popolo Saharawi”.
Su questo punto, Stefano Bargi (Ln) aveva presentato un emendamento, respinto dall’Aula, che chiedeva di “coordinare e valorizzare il ruolo delle associazioni di solidarietà con il popolo Saharawi già presenti sul territorio, attivando un fondo regionale nel quale possano confluire le risorse dei privati cittadini intenzionati a sostenere gli aiuti umanitari alla popolazione”. Bargi, a questo proposito, ha sostenuto l’esigenza “di lasciare ai privati la possibilità di sostenere il popolo Saharawi, destinando i fondi regionali a migliorare i servizi per i cittadini”.
A favore della risoluzione si è espresso Igor Taruffi (Sel). “C’è la necessità- ha sottolineato- di favorire una maggiore conoscenza di questa realtà, purtroppo ancora sconosciuta a molti cittadini”.
Il documento approvato ripercorre la vicenda storica del popolo Saharawi e sottolinea la collaborazione ultradecennale tra la Regione e la Repubblica Araba Saharawi Democratica: per questo, si lavorerà a istituire “un intergruppo assembleare di amicizia con il popolo Saharawi’, con la partecipazione di consiglieri sia di maggioranza che di opposizione, con l’obiettivo di monitorare sul rispetto e l’evoluzione del processo di pace e sul rispetto dei diritti umani in Sahara Occidentale, “nonché di mettere in atto iniziative politiche volte a contribuire al dialogo fra le parti in causa per una soluzione politica giusta, durevole e mutualmente accettata che garantisca la pace e la stabilità nella regione”.
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